Gli ugelli a cono sono caratterizzati da un getto a forma conica. All’interno, fra convogliatore e piastrina con foro calibrato c’è uno spazio vuoto detto “camera di turbolenza” di forma cilindrica o conica.
Il convogliatore è composto da uno o più canali obliqui che sfociano nella camera di turbolenza imprimendo un moto rotatorio al liquido prima di fuoriuscire dalla piastrina. Le caratteristiche del getto prodotto variano in funzione della dimensione della camera di turbolenza.
Negli ugelli di tipo tradizionale, con piastrina e convogliatore separati, la distanza fra i due elementi è in genere data da una guarnizione in gomma che può venire più o meno compressa durante il montaggio dell’ugello.
La variazione della distanza fra convogliatore e piastrina genera, però, una variazione dell’angolo di apertura del getto causando una polverizzazione irregolare del prodotto distribuito. Un’altra possibile causa di fuoriuscita irregolare del prodotto è dovuta ad un errato abbinamento delle dimensioni di convogliatore e piastrina.
Per eliminare tutti questi inconvenienti è stato progettato l’ugello che contenga tutte le parti, correttamente dimensionate e posizionate. In questo modo è possibile ottenere angolo di trattamento e portata precisi.
Gli ugelli a cono vuoto, chiamati Hollowcone, lasciano una traccia al suolo di forma circolare nella cui parte interna si collocano delle gocce con diametri 2-3 volte più piccoli di quelle presenti all’esterno. L’angolo di uscita è generalmente compreso tra i 40° e gli 80° mentre il diagramma di distribuzione presenta una depressione più consistente nella parte centrale.